Dopo quindici interminabili ore passate schiacciati dentro ai loculi dell’ultimo sleeping bus siamo finalmente arrivati ad Hanoi, la capitale del Vietnam. Sarà colpa degli occhi ancora addormentati, ma la prima impressione è che l’autista abbia sbagliato strada e ci abbia riportato a Phnom Penh in Cambogia (12/03/2013).
Nel nostro immaginario questa città sarebbe dovuta essere moderna, efficiente ed invece, come per la capitale cambogiana, tutto attorno a noi è grigio, sporco ed opprimente. Assolutamente non paragonabile ai verdi giardini e alle larghe strade di Ho Chi Minh City, l’altra metropoli vietnamita che abbiamo incrociato qualche settimana fa nel sud del paese (14/03/2013).
Con gli zaini in spalla ci addentriamo nell’ Old Quarter alla ricerca della nostra sistemazione (Hanoi Harmony Hotel), cercando di orientarci tra le anonime stradine e di sopravvivere ai motorini che sbucano da ogni angolo.
Le strade sono invase da banchetti di qualunque tipo e l’aria è satura di odori forti e contrastanti: piscio e spezie, vomito e cibo, marcio e fiori.
Dopo esserci rinfrescati facciamo un bel respiro profondo e ci lanciamo alla scoperta di questa città, cercando di scoprirne le bellezze nascoste.
Camminando tra i vialetti dell’ Old Quarter è possibile assistere ad uno spaccato della vita vietnamita fatto di mercati infiniti, bancarelle di cibo da strada e turisti che girano con il naso all’insù disorientati. Da non perdere una passeggiata notturna lungo Dinh Liet che viene chiusa al traffico e trasformata in un infinito (nel vero senso della parola) mercato notturno.
Man mano che ci si sposta verso sud tutto si trasforma diventando più arioso e moderno.
Subito s’incontra il Hoan Kiem Lake, con il suo tempietto nel mezzo collegato alla terra ferma da un caratteristico ponticello rosso fuoco. Questo è sicuramente il posto migliore per sfuggire all’afa opprimente, concedere una pausa alle orecchie assordate dai clacson e gustarsi una delle ottime baguette farcite con chissà che cosa vendute per 1$ ad ogni angolo di strada.
Passando il lago si arriva nel French Quarter, la zona ricca della città, dove è possibile ammirare l’imponente Opera House, rilassarsi passeggiando lungo i viali alberati e sbirciare dentro le vetrine griffate.
Per tutto quello che fa rima con cultura occorre spostarsi invece nella parte ovest della città, dove ci sono i monumenti ed i musei. A parte un altro museo anti-americano sulla guerra ed una manciata di templi, vale sicuramente la pena visitare il Mausoleo di Ho Chi Minh: il leggendario condottiero talmente venerato da essere stato imbalsamato e riposto in una teca di vetro nella quale può essere ammirato nel suo eterno splendore.
CONSIGLIO : Volete un’ idea per un business? Una gelateria ad Hanoi. Ce ne è solo una situata nel French Quarter, è famosissima e stra-piena di gente ad ogni ora del giorno e della notte. Come è il gelato? Orribile!